Prestiti finalizzati auto: migliori offerte nel 2024 sui finanziamenti auto

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Il prestito personale finalizzato nella società odierna ha avuto largo sviluppo.
I motivi possono essere tra i più svariati, forse da considerare per un verso negativo, il calo economico e la conseguente crisi con cali di stabilità hanno portato i contratti a tempo indeterminato ad essere sempre più lontani. Hanno causato, infatti, il successo dei finanziamenti: prestiti personali finalizzati. Tale tipo di prestito viene concesso dall’ente commerciale al momento stesso dell’acquisto del bene o del servizio.

Il prestito personale finalizzato ha molti vantaggi, ma anche dei limiti. Sebbene il beneficiario abbia ricevuto una somma data a credito, un primo limite si ravvisa nell’utilizzo dello stesso per un verso considerato limitato. Non è il beneficiario del prestito personale finalizzato a decidere con propria discrezionalità ove utilizzare il credito ottenuto a prestito, ma lo stesso utilizzo sarà imposto dal vincolo di destinazione che è insito nel credito prestato.

Un secondo limite è che non tutti i beni o i servizi prevedono la possibilità di un prestito personale finalizzato, dunque non sempre l’acquirente può chiedere un finanziamento e pagare conseguentemente a rate il bene o il sevizio che si intende acquistare.
Sotto questo profilo è il mercato che “decide”, o meglio, sarà lo stesso locale commerciale che prevede per un certo periodo o per articoli specifici la possibilità di acquisto con mezzo di prestito personale finalizzato.

Prestito finalizzato in ambito automobilistico

Il prestito auto è volto all’acquisto di un bene mobile di enorme utilità nella vita di tutti i giorni. Rientra, probabilmente, tra le spese più importanti dopo quelle per la prima casa. Poiché si tratta di un investimento consistente che, a seconda della scelta del modello, prevede un esborso di denaro di non poco conto, sono in molti a decidere di avvalersi di un prestito al fine di coprire il costo, anche per non appesantire il proprio conto uscite.

Il prestito personale finalizzato è oggi previsto, infatti, anche per beni con un costo inferiore ai 1.000€. Certamente questo tipo di vantaggio è molto utilizzato per quei beni che superano le diverse decine di migliaia di euro, sui quali, è quasi impossibile pensare a un pagamento intero al momento dell’acquisto. L’auto, come si può immaginare, ha un costo talmente elevato che quasi sempre per il suo acquisto si ricorre al prestito personale finalizzato. L’acquisto cosiddetto a rate è previsto in ambito automobilistico sia per le auto nuove, che per quelle usate.

Infatti, il costo generalmente elevato delle automobili, anche di quelle più vecchie o di più piccola cilindrata, e il conto in banca di buona parte degli italiani che tende, viceversa, sempre più a ridursi, comporta che solo una minoranza dei consumatori del nostro Paese possa permettersi e dunque comprarsi un’autovettura pagandola in contanti e in un’unica rata al momento stesso dell’acquisto.

Il prestito auto è un prodotto finanziario che viene offerto sia dal concessionario, nella fase di acquisto del mezzo, sia dal proprio istituto bancario. Viene dunque automatico interrogarsi a quale delle due proposte rivolgersi e se esistono delle differenze.

Acquistare a rate un’auto nuova

L’acquisto di un’autovettura è finanziabile. Come detto in precedenza, ciò permette di gestire al meglio le spese creando un vantaggio alle famiglie, che possono in questo modo far fronte più agevolmente a qualsiasi imprevisto della vita, sebbene si siano fatti carico di un impegno oneroso come quello dell’acquisto di un’automobile.
Le modalità di finanziamento che sono previste per questa tipologia di acquisto sono diverse. C’è una prima possibilità, la più comune ed utilizzata, che indica la concessione di un finanziamento al momento dell’atto sottoscritto del contratto di acquisto.
Molto semplice da definire e da comprendere questa prima modalità di pagamento.

Il finanziamento è concesso al momento stesso dell’acquisto dalla concessionaria che rilascia l’autovettura al beneficiario.

L’acquirente, dopo aver sottoscritto il contratto d’acquisto relativo, rilascia una caparra alla concessionaria. La seguente operazione sarà semplicemente sottrarre dal costo totale dell’automobile la cifra rilasciata come caparra, il risultato sarà la cosiddetta rimanenza. Per quest’ultima cifra sarà previsto un rimborso rateale verso la concessionaria, che ha dato a credito il totale del costo dell’automobile.

Acquistare a rate un’auto usata

La scelta di acquisto tra auto nuova od auto usata non varia per le modalità di finanziamento. Ciò che varia è solitamente il prezzo, che sicuramente comporta una variazione sulla cifra da chiedere a prestito e dunque il credito ottenuto e conseguentemente il debito creato, sarà molto più elevato.

Il tasso di interesse per il finanziamento di un’auto nuova

La somma finanziata viene rimborsata a cadenze (rate) per un relativo importo prestabilito, generalmente indicato in modo costante, che al suo interno prevede la quota di un rimborso capitale e la quota di interessi (costo sostenuto per aver ricevuto un prestito).

Il tasso di interesse che identifica la quota di interessi rispetto al capitale che è stato effettivamente prestato, si definisce con la sigla TAN (tasso annuo nominale) ed è espresso in percentuali. Inoltre, all’apertura e gestione della pratica di finanziamento per l’acquisto di un’automobile nuova, prevede alcune spese (spese istruttorie o altre spese accessorie).

Di conseguenza, è utile identificare il totale degli interessi e delle spese rimborsare a fronte della somma ottenuta in prestito. A tal proposito viene utilizzato il TAEG (tasso annuo effettivo globale), un utile strumento di confronto tra prestiti, essendo comprensivo anche delle varie spese connesse con l’erogazione di un finanziamento finalizzato.

Il tasso di interesse per il finanziamento di un’auto usata

Come descritto nel paragrafo precedente, il finanziamento per l’acquisto di un’automobile, sia essa nuova oppure usata, dipende prevalentemente dalla somma richiesta e dalla capacità del beneficiario di rimborsare il prestito.
Nel caso un’automobile usata, di contro, non è altrettanto comune poter usufruire di particolari sconti e condizioni previste dalle case automobilistiche, soprattutto se la compravendita viene formalizzata tra i privati. Ad ogni modo, valgono le medesime considerazioni:

la richiesta di finanziamento deve essere presentata per il valore pattuito dell’automobile usata, al netto eventualmente di anticipi e saldi concordati per il venditore. Il TAN indica l’incidenza degli interessi relativi al capitale finanziato per l’acquisto del veicolo usato, mentre il TAEG comprenderà anche le varie spese sostenute per avviare e gestire la pratica.

Il prestito personale finalizzato in concessionaria

Con questa modalità il compratore stipula direttamente all’interno della stessa casa automobilistica il contratto di acquisto, che comporta anche il secondo contratto con la finanziaria, sebbene non sia visibile all’acquirente al momento della stipula.

Questa particolare pratica di finanziamento, meglio conosciuta come prestito personale finalizzato, viene gestita presso l’ufficio commerciale della concessionaria automobilistica, relativamente al veicolo che si acquista. Sul contratto viene indicato, per altro, la targa di immatricolazione e il numero di telaio. La casa automobilistica sarà nella facoltà di indicare e proporre alcune formule, regolamentate da parametri che possono oscillare tra indicazioni variabili o fissi.

Il prestito auto in concessionaria è quel particolare prestito che viene proposto al cliente in fase di acquisto. In altri termini, il rivenditore di auto, mediante una collaborazione con una società finanziaria esperta nel settore, o di cui ne ha direttamente la proprietà, ha la facoltà di offrire al cliente delle forme di finanziamento utili a concretizzare l’acquisto.

In questo caso sarà lo stesso bene su cui grava il prestito dato a credito, che costituisce una tutela ed una garanzia per le parti coinvolte nel prestito personale finalizzato.

Garanzia utile per il semplice motivo che la maggior parte della clientela preventiva il pagamento del prezzo finale e quindi la restituzione del credito, divenuto debito, con un pagamento rateale per un periodo più o meno lungo.

Il concessionario in questo “film” riveste il ruolo definito: “dealer”. Il termine in inglese significa intermediario. Letteralmente il rivenditore di auto non è altro che il soggetto il quale, durante lo svolgimento della sua attività, collega l’acquirente con la finanziaria.

Svolge, quindi, un vero e proprio ruolo di intermediario fra le due parti, al fine di portare a termine un contratto di acquisto del bene mobile, quale l’auto. Con riferimento, invece, al periodo di tempo utile per il beneficiario del prestito, in cui si impegna a corrispondere le rate a restituzione della somma ricevuta a prestito. Per questo genere di contratto si tende a non superare i 4, massimo 5 anni, per ragioni di opportunità relative al veicolo.

In taluni casi al fine di concedere il prestito viene richiesta una firma di garanzia, ossia di un terzo fideiussore che possa adempiere in caso di inadempimento del contraente principale. Si ricorre a questo tipo di ipotesi quando, ad esempio, il richiedente del prestito è una persona giovane con un contratto a tempo determinato, quindi per tutelare la concessionaria si chiede il formale intervento da parte di un familiare.

Il prestito personale finalizzato in finanziaria

Il prestito in banca, a differenza di quello offerto presso la concessionaria venditrice, non è riferibile esplicitamente all’acquisto dell’automobile ma rientra nella macro categoria dei prestiti personali.

Si usa il termine di prestito personale per indicare la concessione di una somma di denaro utile al fine di acquistare dei beni o servizi, adempiere ad un obbligo o chiudere una transazione.

Per queste ragioni, questo prestito non è vincolato né ad un termine prestabilito né tanto meno ad una cifra ben precisa, in quanto, se è vero che si parla di una richiesta media che spazia dai 3mila euro sino a 30 mila euro, è altrettanto vero che, in presenza di particolari condizioni, il richiedente può ottenere anche un importo ben più alto rispetto alla media.

La banca gestisce l’erogazione del prestito in forma diretta, generalmente vengono stipulati dei contratti che non superano i 10 anni con modalità di restituzione personalizzate, mediante automatico addebito sul conto corrente, presso l’istituto di riferimento. La cifra data a prestito può coprire totalmente il prezzo di acquisto dell’automobile o addirittura superarlo, in questo caso, come giustificativo alla banca è sufficiente presentare una copia della ricevuta di compravendita che indica l’effettiva fatturazione.

Vantaggi e svantaggi: qual è più conveniente?

Sia il prestito auto in concessionaria che quello in banca sono ugualmente interessanti, in quanto, presentando caratteristiche differenti, possono essere scelti da coloro che ne hanno bisogno. Secondo gli esperti del settore,

la prima tipologia viene consigliata a coloro che, orientati all’acquisto di un’automobile, dispongono già di una cifra da corrispondere a titolo di acconto, infatti il prestito in concessionaria non copre l’intero corso.
La seconda tipologia di prestiti, di contro, è consigliata a coloro che, desiderando effettuare questo acquisto molto oneroso, non hanno un importo base e hanno l’esigenza di distribuire la restituzione e, di conseguenza il rimborso del prestito, con rate prestabilite su un periodo di tempo già lungo.

Prima di richiedere un prestito è preferibile comunque prendere le adeguate informazioni circa di costi, i tassi di interesse e ogni dato utile ai fini della decisione.

Il prestito auto con maxi rata finale: cos’è

Il prestito auto con maxi rata finale si configura e si esprime all’interno di una tipologia di credito, destinato al consumo.
Tale forma consente ai contraenti di estinguere l’importo che è stato finanziato attraverso due diversi momenti.

Ci sarà una prima fase in cui il debitore, beneficiario della somma data a credito, rimborserà il finanziamento mediante rate più piccole e di importo costante.
Il debito però non può considerarsi estinto, infatti, sarà solo nella seconda fase che, il debitore attraverso il pagamento di un’unica soluzione finale con cui si pone fine al rimborso del prestito. L’ammontare dell’ultima rata, o meglio, della maxi rata, infatti; corrisponde al valore residuo del finanziamento.

All’interno del contratto, e a seconda degli accordi presi al momento della sottoscrizione, è possibile prevedere il prestito auto con maxirata finale connessa ad un anticipo dato al momento della firma del contratto.

La formula particolare di prestito con maxirata si rivolge a:

  • Privati di età compresa tra i 18 ed i 75 anni;
  • Individui con reddito dimostrabile;
  • Consumatori abituati a cambiare frequentemente auto, per piacere o per lavoro.

I vantaggi

Optare per un prestito auto con maxirata finale possiede diversi vantaggi, il più evidente dei quali è quello di riuscire ad acquistare un bene del valore considerevole, rimborsandolo inizialmente in piccole rate. A differenza dei finanziamenti tradizionali, infatti, le rate previste da questa tipologia di credito ai consumatori consente di dover sostenere in prima battuta una rateizzazione sensibilmente inferiore. L’importo residuo del finanziamento è quindi restituito alla scadenza del contratto, in un’unica rata finale, più consistente rispetto alle precedenti.

Rate auto: come pagarle?

Il pagamento della rateizzazione inizia solitamente dopo un tempo prestabilito dalla casa automobilistica, o dalla finanziaria, e sottoscritto dal compratore.
Il rimborso del prestito viene effettuato con rate che vengono addebitate ogni mese per tutta la durata del finanziamento direttamente sul conto corrente bancario o postale indicato dal cliente.

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