Prestito finalizzato e prestito personale: quali sono le differenze?

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Prestito personale e prestito finalizzato non sono la stessa cosa, sebbene tutti e due siano tipologie di credito al consumo. La differenza più sostanziale è che il prestito personale non ha una finalità determinata: il cliente, infatti, decide cosa fare con il denaro richiesto e ricevuto in prestito. In termini più specifici, in questo primo caso, non si ha un vincolo di destinazione rispetto al credito ottenuto a prestito. Il prestito finalizzato differentemente è, appunto, “finalizzato” all’acquisto di un determinato bene o servizio.

Il prestito personale

Il prestito personale è un finanziamento di un determinato importo di denaro erogato ad un tasso di interesse fisso e un piano di ammortamento con rate costanti, rimborsabile attraverso bollettini postali o addebito diretto sul conto corrente del richiedente.

Queste soluzioni, è da ricordare, vengono concordate direttamente al momento della conclusione del contratto di prestito con la banca o con l’istituto di credito che si occupa del prestito in questione. Il denaro ottenuto tramite il prestito personale va rimborsato in un numero di rate specifico e a tasso fisso.

E’ possibile estinguere in anticipo il debito prima del termine del contratto. Sarà però necessario pagare una piccola penale, che per legge non può essere superiore all’1% del debito, alla banca. E’ possibile, inoltre, richiedere il prestito personale in filiale oppure online, con tempi di erogazione rapidi, compresi tra le 24 e le 48 ore.

La finanziaria che eroga il denaro potrebbe richiedere la stipula di un’assicurazione proprio perché, non essendo finalizzato, non c’è un bene che possa fungere da garanzia se il debitore non dovesse saldare le rate. Qualora, infatti, il debitore sia insolvente al pagamento delle rate, l’istituto erogatore del denaro prestato non potrà richiedere indietro alcun bene specifico, perchè il credito è stato utilizzato in modo personale dal debitore. Questo tipo di prestito, infatti, rientra nell’ampia categoria del credito al consumo, ovvero dei prestiti offerti direttamente ai consumatori, non concessi alle imprese o alle persone per finanziare la propria attività lavorativa.

I prestiti non finalizzati sono quindi una forma di finanziamento concessa da banche e istituti finanziari alla clientela al dettaglio, la cui erogazione non è subordinata all’acquisto di uno specifico bene o servizio presso un rivenditore convenzionato, come detto in precedenza.

Il denaro viene infatti versato dall’istituto direttamente al cliente, tramite assegno bancario o accredito sul conto corrente personale, e il beneficiario, una volta ottenuto l’importo desiderato, ne può disporre in totale autonomia per le proprie esigenze, spesso senza alcun vincolo.

Nonostante non vi sia alcun vincolo contrattuale tra finanziamento e acquisto di beni, anche i prestiti non finalizzati possono prevedere differenti finalità di spesa che impattano sull’importo ottenibile e sulla durata del piano di ammortamento. Ecco quindi che pur disponendo in autonomia della somma concessa, il cliente può dover specificare come impiegherà il denaro ottenuto. Tale caso descritto si avvera soprattutto per godere di condizioni agevolate su progetti di spesa specifici.

Ad esempio, richiedere un prestito non finalizzato con finalità ristrutturazione casa consente importi più elevati e durate più lunghe rispetto alla motivazione di spesa viaggi e vacanze. In altri casi, la scelta tra un prestito finalizzato e un prestito non finalizzato è a discrezione del cliente: ad esempio nell’acquisto di un’automobile l’acquirente può usufruire del finanziamento proposto direttamente dal concessionario auto (finalizzato), oppure rivolgersi ad una finanziaria, ottenere il credito (non finalizzato) e poi pagare l’auto al rivenditore in un’unica soluzione. Nonostante le accortezze sopra descritte il prestito non finalizzato è definibile come non è direttamente riconducibile all’acquisto di un determinato bene o servizio e l’importo ricevuto in prestito potrà essere speso come si desidera. Inoltre, la diffusione sempre maggiore del prestito personale non finalizzato rappresenta dunque un grosso vantaggio per i lavoratori dipendenti pubbliciprivati e pensionati che abbiano bisogno di immediata liquidità.

Per queste categorie di persone, vi è inoltre una particolare forma di prestito personale, la cessione del quinto esclusivamente dedicata a lavoratori dipendenti e pensionati che offre vantaggi esclusivi, tra cui un tasso vantaggioso, la possibilità di detrarre direttamente l’importo della rata dalla busta paga o dal cedolino pensione, un iter di approvazione molto rapido. Tale opportunità è riconosciuta anche se si è protestatipignorati o segnalati in crif come cattivi pagatori.

Il prestito finalizzato

Il prestito finalizzato, invece, è un finanziamento che viene concesso solo previa dichiarazione di un giustificativo alla richiesta di liquidità da parte del richiedente alla società finanziaria, questo significa che alla richiesta del prestito si dovrà allegare un documento che attesti il perché si abbia bisogno di quella specifica somma di denaro.

E’ l’attributo personale che differenzia il prestito personale dagli altri tipi di prestito, ciò vuol dire che il finanziamento viene fatto direttamente alla persona. Il prestito finalizzato viene richiesto nel momento in cui si ha la necessità di acquistare un bene o un servizio specifico. Come spiegato, il prestito viene richiesto al momento dell’acquisto di un bene o di un servizio, e infatti va chiarito, che il prestito viene richiesto direttamente dall’ente erogatore del bene o del servizio, e non dal soggetto che intende acquistare.

Infatti, non si ottiene il denaro dalla banca, ma nel momento in cui si deve pagare il prodotto acquistato, invece di pagarlo nell’immediato, lo si salda a rate. Il denaro chiesto in prestito viene versato alla società che vende il bene o servizio. Spesso il cliente, in queste occasioni, non si accorge nemmeno dell’erogazione del prestito, poichè il credito è versato totalmente all’ente venditore e non al soggetto acquirente del bene.

Se si acquista una cucina, il venditore potrebbe proporre il pagamento rateale. Raccolti i dati necessari (dati anagrafici e situazione reddituale) la banca valuterà se è possibile o meno concedere il denaro. Tale situazione determina il largo successo in Italia del cosiddetto “credito al consumo”.

Qual è la differenza tra i due tipi di finanziamento?

Il prestito personale è un finanziamento non finalizzato all’acquisto di un bene o di un servizio. Si ha quindi la possibilità di servirsi liberamente della liquidità ottenuta. Alla luce di ciò i tassi di interesse offerti sono più alti rispetto agli altri prodotti.
Il prestito finalizzato è una forma di finanziamento erogato da un istituto che si ottiene presso i punti vendita di beni e/o servizi ed è strettamente legata all’acquisto effettuato.

Il prestito personale è erogato al cliente, che può utilizzarlo come meglio crede, senza dover presentare nessun giustificativo di spesa alla banca che lo ha concesso. La somma è erogata direttamente al cliente. Al contrario il prestito finalizzato, viene erogato per uno scopo ben preciso che, in fase di richiesta, dev’essere specificato. L’uso del denaro è quindi vincolato, nello specifico: “vincolo di destinazione”.

Solitamente i finanziamenti finalizzati sono concessi in un punto vendita di beni e/o servizi, in cui si effettua l’acquisto. Quindi invece di dover pagare tutto in contanti nel momento in cui si compra un bene, il richiedente potrà saldarlo a rate. A differenza del prestito personale, la somma richiesta non viene accreditata al cliente, ma al dealer o al negozio convenzionato. Inoltre si caratterizzano per essere prestiti più rapidi e semplici.

Quale scegliere?

In termini di possibilità di utilizzo, ovviamente, il prestito non finalizzato ha il vantaggio di lasciare piena discrezionalità al cliente, che ovviamente può spendere la somma anche per quegli scopi per i quali sono previsti i prestiti finalizzati. Il vincolo di destinazione in questo specifico prestito non è quindi contemplato. Essendo poi un tipo di finanziamento che tutte le banche e istituti finanziari erogano, anche la scelta delle condizioni migliori è in mano al cliente, che può confrontare diverse offerte. Non è banale il forte sviluppo che hanno avuto in Italia, sempre più finanziarie e banche sono a caccia di offerte competitive per accaparrarsi i clienti.

Altro vantaggio è quello di vedersi accreditare il denaro direttamente sul conto corrente. Il lato negativo è che i tassi di interesse sono generalmente più alti dato che non esiste forma di controllo da parte della banca, né di garanzia da parte del cliente. Quest’ultimo aspetto potrebbe alla peggio determinare un rifiuto da parte della banca di concedere il prestito.

Il prestito finalizzato invece è vantaggioso in termini di velocità della pratica e nel fatto che i tassi di interesse siano molto più convenienti, a volte anche pari a zero. Le garanzie richieste sono però molto vincolanti: il prestito va garantito a volte col bene acquistato,  che viene ipotecato, di modo che in caso di insolvenza questo diventi proprietà dell’ente finanziatore. In più, spesso, il bene acquistato con un finanziamento non gode di alcuno sconto di listino, a volte praticato dal venditore. Essendo poi i tempi di ammortamento più ridotti, la rata può essere elevata e, di conseguenza, meno sostenibile.

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