Prestiti personali non finalizzati: migliori finanziamenti on line nel 2024

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Partiamo con una definizione chiara che permette di inquadrare il tipo di prestito. È l’opposto esatto del credito finalizzato. In pratica, è un finanziamento richiesto a un operatore economico (una banca o finanziaria), che il richiedente (il debitore), può usare liberamente. In questo caso, il credito non è subordinato all’acquisto di uno specifico bene o servizio e si definisce infatti prestito personale.

Il prestito personale non finalizzato è la soluzione migliore di finanziamento per ottenere liquidità senza giustificare la destinazione del credito richiesto o il progetto di spesa. Lo svantaggio, sicuramente, risiede nel tasso di interesse che è superiore alle altre tipologie di prestiti personali, ma presenta comunque altri vantaggi.

Che cos’è il prestito personale non finalizzato?

Il prestito personale è un prestito non finalizzato, ovvero è un prestito la cui erogazione di denaro porta beneficio al richiedente in quanto non è vincolato all’acquisto di un bene o servizio specifico, ma può essere utilizzato, da chi desidera il finanziamento, per acquistare qualsiasi cosa (auto, moto, viaggio, vacanza…) oppure per ottenere liquidità; per quest’ultimo motivo il prestito personale viene definito prestito liquidità o prestito personale per liquidità.

Il vantaggio maggiore del prestito personale è certamente quello che dà la possibilità di ottenere del denaro per poter utilizzarlo in totale libertà, ovvero senza giustificare a nessuno come si spenderanno i propri soldi.
Che si necessiti di un prestito per acquistare mobili per la casa, un prestito per acquistare un’auto o una moto, per dei nuovi elettrodomestici o altro, il prestito personale è spesso la forma più veloce e meno impegnativa per ottenere la somma di denaro di cui si ha bisogno.

Grazie alle sue particolarità e alla modalità di erogazione del denaro, il prestito personale presenta altre tipologie di finanziamento che offrono la possibilità di acquistare prodotti/servizi e spendere i propri soldi senza giustificare la motivazione.
Queste le tipologie:

  • Cessione del quinto;
  • Prestito fiduciario;
  • Prestito cambializzato;
  • Prestito su pegno;
  • Prestito delega.

La caratteristica principale che accomuna queste cinque tipologie di prestiti è la possibilità di non giustificare la destinazione della liquidità concessa, tuttavia se il progetto di spesa può essere introdotto in qualche agevolazione con tasso di interesse inferiore, il progetto dev’essere giustificato in qualche modo.
Facendo un breve riepilogo, vediamo cosa prevede il prestito personale non finalizzato:

  • Prestito di una somma massima di 60.000€;
  • Tasso fisso di interesse;
  • Rimborso tramite un piano di ammortamento a rate costante.

In quali casi è bene giustificare la destinazione del credito?

Il prestito non finalizzato è una forma di finanziamento concessa da agenzie, banche e istituti finanziari non subordinato all’acquisto di un determinato bene o servizio: l’importo della somma richiesta è versata direttamente al soggetto beneficiario tramite un assegno bancario o un accredito sul conto conto corrente dal lui preventivamente indicato, con la possibilità di disporne in autonomia senza vincolo di spesa.

In alcuni casi, però, è anche possibile che il soggetto beneficiario del finanziamento debba in qualche modo indicare la destinazione del capitale erogato.

Alcuni istituti creditizi, infatti, richiedono che il soggetto richiedente indichi la modalità in cui impiegherà il capitale ottenuto, richiedendo il progetto di spesa: in base al progetto in cui verrà impiegata la liquidità si avrà un tasso di interesse differente.

Un esempio può essere la richiesta di un prestito non finalizzato per effettuare degli interventi di ristrutturazione della casa in cui le agevolazioni sui tassi di interesse sono superiori rispetto alle altre tipologie di interventi con i quali si utilizza la somma erogata; similmente il soggetto che desidera acquistare un automobile nuova può fruire di un tasso agevolato con il prestito personale. Nelle operazioni di ristrutturazione della propria abitazione, per esempio, è possibile allegare il preventivo di spesa steso dall’impresa a cui verranno affidati i lavori.

Generalmente i prestiti non finalizzati prevedono l’erogazione di un capitale NON superiore ai 5.000 euro e per questo non si richiede nessuna giustificazione nella destinazione del capitale, ma solo se si ha interesse ad avere delle agevolazioni.

Chi può richiedere il prestito personale non finalizzato?

Essendo un finanziamento che permette di entrare in possesso della somma richiesta in tempi brevi, evitando pratiche burocratiche e amministrative, è indispensabile rivolgersi all’Istituto creditizio. L’accesso al credito non sempre è semplice.

L’istituto che eroga il denaro, meglio, il credito; dovrà in primo luogo accertarsi tramite specifica documentazione della situazione economica e della stabilità del soggetto richiedente il prestito. Il credito essendo subordinato alla sua restituzione prevede come propedueticità il controllo della capacità del debitore di rimborsare il denaro prestato.

Un prestito personale può essere richiesto da persone che hanno questi requisiti:

  • residenti sul territorio italiano;
  • un’età compresa tra i 18 e i 70 anni;
  • un reddito dimostrabile;
  • una buona posizione creditizia (non avere avuto in passato protesti e non aver tardato in precedenza con il pagamento di rate di altri finanziamenti);
  • richiedere una somma proporzionata alla propria capacità di rimborso.

E che siano titolari di:

  • un contratto lavorativo;
  • una busta paga;
  • un certificato di pensione;
  • una sottoscrizione di un’assicurazione vita e impiego;
  • un documento di Identità valido.

Previa documentazione ed accertamento conseguente la concessione del prestito l’importo desiderato viene erogato dall’Istituto creditizio in tempi brevi direttamente sul conto corrente del soggetto richiedente attraverso assegno bancario o accredito sul conto corrente personale e può a suo giudizio farne uso in un’unica volta o dividerlo in più momenti, dunque il soggetto gestisce in piena autonomia il capitale pervenuto.

Il solo obbligo che deve mantenere il soggetto beneficiario è di saldare le rate mensili con bollettini postali o secondo le modalità prescritte nel contratto prestabilito.

Le garanzie

Il prestito personale non finalizzato, come detto sin dalle prime righe, è esattamente l’opposto del prestito finalizzato. Ricordiamo brevemente che il prestito finalizzato al momento dell’erogazione del credito (disposto all’ente venditore del bene e non al soggetto che acquista il bene), crea nell’immediato una garanzia: il bene stesso acquistato. In questo caso, infatti, il soggetto richiedente acquista con il prestito ottenuto un bene o un servizio specifico, che si vedrà costretto a restituire qualora dovesse essere insolvente e quindi non rispettare il piano di rimborso rateale.

Nel prestito non finalizzato, differentemente, non è necessario produrre una documentazione che specifici la destinazione delle spese che si effettueranno con la liquidità richiesta e non è nemmeno necessario giustificare la destinazione del capitale erogato. Si creano di conseguenza delle limitazioni dovute dalla facilità con cui è possibile ottenere il credito, che riguardano la tutela del rischio di insolvenza da parte del debitore.

Proprio perché non è obbligatorio specificare la destinazione dell’importo richiesto, nel prestino non finalizzato non è necessario fornire garanzie reali, apportare un immobile sul quale apporre un’ipoteca o esporre un bene/servizio. Cosa che accade, invece, con il prestito finalizzato, dove da garanzia funge il bene stesso acquistato.

Nel caso del prestito personale non finalizzato funge come garanzia di restituzione del credito, richiesto da molti Istituti di credito, è la figura del garante o del fideiussore, che garantisce la regola di restituzione del finanziamento e si pone come responsabile. Nel caso di insolvenza, la banca può richiedere al garante la restituzione del capitale dovuto.

Il garante deve necessariamente avere un contratto a tempo indeterminato per garantire alla banca erogatrice la regolare restituzione del capitale finanziato, assumendosi la responsabilità della risoluzione del contratto: il garante diventa – a questo punto – fideiussore in rapporto al quale la fideiussione è stipulata con un rapporto di obbligazione in solido, in cui la banca, in caso di insolvenza, può rifarsi sul soggetto beneficiario e il garante o con il contratto di beneficio di escussione, attraverso cui la banca avanza sul fideiussore la pretesa di restituzione del finanziamento.

Il caso del mancato pagamento di una rata

Se per qualche motivo si verifica l’interruzione del pagamento di una rata, questo comporta una mancanza verso l’Istituto creditizio, il quale ha il compito di segnalare e applicare delle sanzioni alle rate che seguono e alla restituzione saldo in generale. Alcune sanzioni possono essere:

  • segnalazione del debitore alla Centrale Rischi
  • introduzione del nominativo del debitore nella lista dei cattivi pagatori
  • aumento degli interessi
  • scioglimento del contratto ed inserimento del nominativo del soggetto nella lista dei reclami.

I pro del prestito personale

  • Sono prestiti multiuso, che permettono di ottenere denaro per scopi differenti, senza dover giustificare ad alcuno come si intende spendere la somma.
  • Non hanno bisogno di una documentazione difficile da produrre, anzi, generalmente la documentazione è minima.
  • Possono essere richiesti da tutti (dipendenti, autonomi, pensionati)
  • Non hanno bisogno di garanzie particolari (tranne un reddito dimostrabile)
  • Sono veloci da ottenere, con alcune agenzie di intermediazione finanziaria, anche in 24 ore
  • Sono meno costosi di altre forme di approvvigionamento veloce per piccole somme: costano decisamente meno del prelievo di contante con la carta di credito.

I contro

  • Alti tassi di interesse rispetto ad altre formule che vincolano l’erogazione a delle garanzie maggiori: non dando garanzie, il rischio d’impresa dell’istituto che ero il prestito è più alto e, quindi, maggiore è il tasso d’interesse applicato.
  • Si necessita di un buon racing di credito. Se in passato, per esempio, si ha avuto qualche problema con la restituzione di prestiti, sarà difficile ottenere un nuovo prestito. Quindi, di norma, non vengono finanziati quelli che sono stati definiti come cattivi pagatori, protestati o pignorati.
  • I criteri di valutazione, per l’erogazione del prestito personale, sono decisamente più severi rispetto ad altre forme, per contenere il rischio delle mancate garanzie offerte.

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