Prestito personale o finalizzato: come orientarsi

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Quante volte ci siamo imbattuti nell’espressione “prestito personale” o “prestito finalizzato”, senza comprenderne realmente il significato?

Il credito al consumo si divide, come detto, in due famiglie di prestiti personali: i prestiti finalizzati e i prestiti non finalizzati.

Prestito personale: cos’è

Un prestito si dice personale, quando esso è rivolto alla persona, nel senso che al cliente viene erogata la liquidità desiderata, della quale egli potrà farne l’uso che meglio crede.

All’istituto non interessa se la somma prestata sarà impiegata per acquistare un’auto, andare in vacanza, finanziare gli studi di un figlio, perché in fase di richiesta dell’importo non è previsto che il cliente debba fornire alcuna motivazione.

I prestiti non finalizzati non comportano dunque l’obbligo di indicare lo scopo del finanziamento, che può essere richiesto presso qualsiasi istituto di credito senza alcun bisogno di convenzioni.

In questo caso, l’importo viene versato nel modo concordato direttamente a chi ne fa richiesta; il cliente userà poi la somma come vuole, senza renderne conto alla banca né avere obblighi specifici di acquisto presso negozi convenzionati. Solo in alcuni casi – ad esempio qualora siano previste specifiche condizioni o agevolazioni per determinati tipi di impiego della somma chiesta in prestito – il richiedente potrebbe dover specificare in che modo userà il denaro, e allegare i relativi documenti.

Prestito finalizzato: di cosa si tratta

Diverso è il caso di un prestito finalizzato, che ha lo scopo di rendere possibile, per il cliente, l’acquisto di un bene o di un servizio. Per questo, però, all’atto della sua richiesta, questi è tenuto a motivare l’uso che intende fare della somma. Ad esempio, un prestito auto è concesso per il solo acquisto di un veicolo nuovo o usato, ma non per altri scopi. Diciamo pure, che i prestiti finalizzati sono l’ossatura del credito al consumo, un settore in forte espansione in Italia negli ultimi 20 anni. In genere, questi ultimi prendono anche la denominazione popolare di “finanziarie”, ovvero di quei finanziamenti accesi per acquistare un bene durevole (elettrodomestico, auto, etc.) o un servizio (studi, vacanze, etc.).

Il prestito finalizzato, come dice la parola stessa, necessita che lo scopo per il quale il finanziamento verrà impiegato sia ben specificato, e l’uso del denaro è così vincolato.

Tale tipo di finanziamento è attivato presso i fornitori di beni o servizi da acquistare (negozi convenzionati o dealer), i quali saranno pagati in modo rateizzato con la somma erogata dal prestito in virtù di un accordo stipulato con l’ente erogatore del denaro. La somma va quindi accreditata non al richiedente, ma direttamente al dealer, o meglio rivenditore.

Questo tipo di finanziamento spesso viene attuato, dietro corrispettivo di una commissione, dallo stesso dealer in concomitanza con l’acquisto di un determinato bene o servizio (ad esempio spesso è così nel caso dell’acquisto di un’auto o di mobilio). Nel contratto di prestito (distinto da quello di acquisto, anche se ad esso legato) va indicato l’importo preso in prestito e il bene acquistato. Va inoltre allegato l’atto che prova l’acquisto di tale bene.

Le principali differenze

E’ l’attributo personale che differenzia il prestito personale dagli altri tipi di prestito, in particolare dal prestito finalizzato, ciò vuol dire che il finanziamento viene fatto direttamente alla persona. La principale differenza è comunque la seguente: nei prestiti finalizzati la somma di denaro viene erogata al venditore del bene mentre nei prestiti non finalizzati la somma di denaro viene erogata al richiedente.

I prestiti non finalizzati sono quindi una forma di finanziamento concessa da banche e finanziarie alla clientela al dettaglio la cui erogazione non è subordinata all’acquisto di uno specifico bene o servizio presso un rivenditore convenzionato. Il denaro viene infatti versato dall’istituto direttamente al cliente, tramite assegno bancario o accredito sul conto corrente personale, e il beneficiario, una volta ottenuto l’importo desiderato, ne può disporre in totale autonomia per le proprie esigenze, spesso senza alcun vincolo.
Nonostante non vi sia alcun vincolo contrattuale tra finanziamento e acquisto di beni, anche i prestiti non finalizzati possono prevedere differenti finalità di spesa che impattano sull’importo ottenibile e sulla durata del piano di ammortamento.

Ecco quindi che pur disponendo in autonomia della somma concessa, il cliente può dover specificare come impiegherà il denaro ottenuto. Questo soprattutto per godere di condizioni agevolate su progetti di spesa specifici. Ad esempio, richiedere un prestito non finalizzato con finalità di ristrutturazione della casa, consente importi più elevati e di durate più lunghe rispetto alla motivazione di spesa viaggi e vacanze.

In altri casi, la scelta tra un prestito finalizzato e un prestito non finalizzato è a discrezione del cliente: ad esempio nell’acquisto di un’automobile l’acquirente può usufruire del finanziamento proposto direttamente dal concessionario auto (finalizzato), oppure rivolgersi ad una finanziaria, ottenere il credito (non finalizzato) e poi pagare l’auto al rivenditore in un’unica soluzione.

Quando conviene richiedere un prestito personale?

I prestiti personali sono finanziamenti che non sono direttamente collegati all’acquisto del bene/servizio e ti permettono quindi di utilizzare la liquidità senza doverne giustificare in banca l’utilizzo. Di conseguenza, conviene richiedere un prestito personale se dovesse servire una liquidità aggiuntiva da impiegare in contemporanea per più acquisti.

Vuoi ad esempio ristrutturare casa e al contempo impiegare parte del prestito per acquistare qualche nuovo mobile o elettrodomestico? Allora il consiglio è di richiedere questa tipologia di prestito. Rispetto ai prestiti finalizzati, sottoscrivendo un prestito personale l’importo del finanziamento viene accreditato al cliente, che potrà utilizzarlo come meglio crede. Lo svantaggio, forse, per questa tipologia di prestito, è che generalmente i prestiti personali prevedono tassi di interesse più alti. Al lato opposto, valutando un grande vantaggio per chi non si è mai approcciato ad un prestito è che, ci sono maggiori garanzie rispetto ai prestiti finalizzati. Tale situazione determina il largo successo in Italia del cosiddetto “credito al consumo”.

La diffusione sempre maggiore del prestito personale non finalizzato rappresenta dunque un grosso vantaggio per i lavoratori dipendenti pubblici, privati e pensionati che abbiano bisogno di immediata liquidità. Per queste categorie di persone, vi è inoltre una particolare forma di prestito personale, la cessione del quinto, esclusivamente dedicata a lavoratori dipendenti e pensionati che offre vantaggi esclusivi, tra cui un tasso vantaggioso, la possibilità di detrarre direttamente l’importo della rata dalla busta paga o dal cedolino pensione, un iter di approvazione molto rapido. Tale opportunità è riconosciuta anche se si è protestati, pignorati o segnalati in crif come cattivi pagatori.

Quando è meglio chiedere un prestito finalizzato?

I prestiti finalizzati, come dice il nome stesso, sono finanziamenti che vengono erogati dalle banche con una finalità ben precisa. Ad esempio l’acquisto di auto, dispositivi elettronici (smartphone, pc, tablet, ecc.), mobili, viaggi, cure mediche o polizze assicurative.

Il prestito finalizzato è legato all’acquisto del bene/servizio che si effettua e l’erogazione dell’importo finanziato è fatta a favore dell’esercente che vende il bene/servizio.

Ad esempio la concessionaria in caso di prestito auto, il rivenditore per l’acquisto di un dispositivo elettronico e così via. Vuoi acquistare un elettrodomestico o un’auto a rate? In questi casi conviene richiedere un prestito finalizzato che ti permetterà di richiedere un finanziamento proporzionato all’acquisto che intendi fare. I prestiti finalizzati non richiedono particolari garanzie d’accesso e sono quindi generalmente più facili e veloci da ottenere rispetto ai prestiti personali.

In conclusione, quale scegliere?

In termini di possibilità di utilizzo, ovviamente, il prestito non finalizzato, o meglio, personale ha il vantaggio di lasciare piena discrezionalità al cliente, che ovviamente può spendere la somma anche per quegli scopi per i quali sono previsti i prestiti finalizzati.

Essendo poi un tipo di finanziamento che tutte le banche e finanziarie erogano, anche la scelta delle condizioni migliori è in mano al cliente, che può confrontare diverse offerte.  Altro vantaggio è quello di vedersi accreditare il denaro direttamente sul conto corrente. Il lato negativo è che i tassi di interesse sono generalmente più alti dato che non esiste forma di controllo da parte della banca, né di garanzia da parte del cliente. Quest’ultimo aspetto potrebbe alla peggio determinare un rifiuto da parte della banca di concedere il prestito.

Il prestito finalizzato invece è vantaggioso in termini di velocità della pratica e nel fatto che i tassi di interesse siano molto più convenienti, a volte anche pari a zero.

Le garanzie richieste sono però molto vincolanti: il prestito va garantito a volte col bene acquistato,  che viene ipotecato, di modo che in caso di insolvenza questo diventi proprietà dell’ente finanziatore. In più, spesso, il bene acquistato con un finanziamento non gode di alcuno sconto di listino, a volte praticato dal venditore. Essendo poi i tempi di ammortamento più ridotti, la rata può essere elevata e, di conseguenza, meno sostenibile.

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